Il calendario della frutta di stagione

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Il calendario della frutta di stagione

Ti sei mai chiesto qual è la frutta di stagione?

L’agricoltura intensiva ci ha permesso di avere sempre a tavola tutta la frutta che desideriamo. Se entriamo in un supermercato, possiamo trovare delle fragole in esposizione a dicembre o delle arance nel mese di luglio. Tutti frutti che, se fosse rispettato il loro calendario biologico, non dovrebbero essere sulle nostre tavole.

Vi sono tantissimi vantaggi nel consumo di frutta di stagione: innanzitutto, una maggiore salute e un maggior nutrimento per il consumatore in quanto i frutti di stagione non sono pieni di sostanze chimiche che ne incrementano la crescita e che gli permettono di sopravvivere ad ogni temperatura o condizione climatica. I prodotti risultano, per questo, anche più gustosi dato che seguono correttamente il loro ciclo biologico e sono al pieno della loro maturazione. Inoltre, la frutta di stagione costa di meno e in quina di meno. Sì, perché l’agricoltura intensiva (che è alla base del processo che porta sulle nostre tavole qualsiasi frutto in qualsiasi stagione) è anche una delle maggiori cause di inquinamento (in quanto vengono utilizzati numerosi tipi di prodotti chimici come fertilizzanti, pesticidi chimici, erbicidi e insetticidi che sono tossici per il frutto e per il terreno) e di deforestazione.

Il problema, però, è che molto spesso non conosciamo quale sia la frutta di stagione. Ecco perché abbiamo deciso di creare una semplice guida.

  • Gennaio, febbraio, marzo: in questi tre mesi, abbiamo una grande presenza di agrumi. Infatti, possiamo trovare arance, clementine, limoni, mandaranci, mandarini e pompelmi. Possiamo però trovare anche kiwi, melagrane, mele cotogne, mele e pere;
  • Aprile: in questo mese iniziamo a vedere anche i primi frutti primaverili come fragole e nespole e non troviamo più i mandarini;
  • Maggio: gli agrumi (fatta eccezione per i pompelmi), lasciano spazio alle ciliegie. Troviamo ancora le fragole, i kiwi, le mele, le nespole e le pere;
  • Giugno: con l’arrivo dell’estate abbiamo anche l’arrivo di albicocche, amarene, angurie, ciliegie, meloni, pesche e prugne o susine. Abbiamo ancora le ciliegie, le fragole e le nespole;
  • Luglio: in questo mese abbiamo l’arrivo dei fichi freschi, dei lamponi, dei mirtilli neri, delle more e del ribes. Iniziano a mancare le amarene;
  • Agosto: qui vi è l’arrivo della tanto amata uva. Mancano però il ribes, le more e i lamponi;
  • Settembre: con l’arrivo dell’autunno iniziano a mancare frutti estivi come le fragole e le ciliegie. In questo periodo, infatti, i frutti di stagione sono i fichi d’india, i fichi freschi, le mele, le pere, le pesche, le prugne o susine, l’uva spina e l’uva classica;
  • Ottobre: a ottobre non troviamo più i fichi (sia d’india che freschi). Potremmo trovare castagne fresche, limoni, mele, pere e uva;
  • Novembre: con l’inizio del calo delle temperature, ecco che arrivano i primi frutti invernali. Possiamo trovare: arance, cachi, castagne fresche, kiwi, limoni, mandaranci, mandarini, mele, pere e uva;
  • Dicembre: l’arrivo dell’inverno, invece, segna il ritorno degli agrumi. Troviamo infatti arance, limoni, mandaranci, mandarini e pompelmi oltre a kiwi, mele, pere e uva.

Fare una spesa ortofrutticola biologicamente sostenibile ha tanti vantaggi. Inoltre, se si acquistano prodotti che hanno vita breve (come l’insalata), si consiglia di non acquistarne in eccesso in modo da evitare sprechi alimentari. Delle volte non ci rendiamo conto che per aiutare l’ambiente bastano pochi e semplici gesti che possono davvero essere utili.

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